Nella speranza di fare cosa gradita, anche a marzo 2016 regaleremo 4 lezioni a chi desidera conoscere più da vicino il tango argentino o la nostra scuola.
Offerta valida per primi passi. Principianti e avanzati.
Uomini e coppie
Info al 339 108 40 11 Cristina
Oppure 380 645 78 08 maestro.
Fattiditango
Mese: febbraio 2016
CONSIGLI UTILI per gli hombres del tango
CONSIGLI UTILI per gli hombres del tango (di HASTALAMILONGA)
Uomo…
1) Invita sempre una donna che ti piace, ma prima sincerati che lei stia accettando volentieri il tuo invito. Non importi.
2) Usa i codici della convivenza milonguera. Impara a accettare un “no grazie” della donna detto con gli occhi. Non insistere a invitarla con le parole se ti ha già detto chiaramente “no” con lo sguardo. Gli inviti non si pretendono, ma si creano insieme.
3) Non mendicare un invito. L’invito è una scelta condivisa. Non si mendica, non si eleargisce. Non è un favore. Chiunque sia la ballerina (maestra o prinicipiante) quando la inviti non avere l’atteggiamento di chi sta facendo un favore o lo sta ottenendo.
4) Durante il ballo se ti accorgi che un segnale (che tu credi chiaro) non arriva alla ballerina non ripeterlo ad oltranza mettendo in imbarazzo entrambi. I segnali sono intenzioni, non comandi. Tu stai guidando ed hai la necessità e il dovere (e persino il piacere) di rendere chiaro, possibile e gradevole il tango che tu proponi.
5) Mentre stai ballando (o anche a fine tango) non esprimere mai giudizi sul tango che stai ballando e sulla ballerina con cui stai ballando. Il Tango non è un esame, per nessuno.
6) Ascolta la musica, ascoltane tanta, conoscila, studiala bene, sentila… e quando, durante il ballo la interpreti, fallo sempre (non in funzione dei tuoi personali desideri creativi) ma in funzione della possibilità della ballerina con cui stai condividendo quella musica.
7) Impara ad ascoltare te stesso nel tango. Spesso non hai percezione del tuo “eccesso di energia”. Impara (da solo e con l’altra) a percepire la reale portata del tuo corpo, del tuo asse, dei tuoi movimenti; impara a conoscere bene il tuo ruolo, a costruire l’abbraccio. Guidare non è “trascinare con forza” o portare in braccio un peso inerte. Diventa “comunicante”. Impara a essere connesso, a controllare i gesti, a misurare la portata dell’intezione del corpo, i segnali sottili della persuasione sono il contrario della forza bruta. La sensazione (a volte l’ illusione) che “un passo l’hai comunque fatto” non significa che tu sia realmente riuscito a comunicarlo. La tua capacità di comunicazione non verbale piacevole e corporea è una tua indispensabile conquista, tua individuale, compito tuo, non della donna che ti ascolta. Richiede pazienza e anima.
8) Impara a rispettare la ballerina, ascoltala, rispetta i suoi tempi di percezione senza forzarli. Dàlle spazio se senti che lo chiede. Impara a gestire la pausa come parte viva, attiva e musicale. il tango non è una competizione
9) Sii percettivo sempre, anche quando sei seduto al tuo tavolo. I gesti nel tango (e non solo) dicono più e meglio di mille parole. Impara ad ascoltare e a dire più col corpo e meno con le parole.
10) Non importa che tu sia esperto o principiante, allievo o maestro, e non importa che la tua ballerina sia maestra o allieva, ballerina esperta o principiante, quando condividiamo lo stesso abbraccio siamo uguali, siamo nello stesso piano dell’abbraccio, per questo devi dare e chiedere rispetto e condivisione, sempre. L’errore, quando c’è, si divide. Non si discute.
11) Se una donna ti chiede “mi fai ballare?”. Rispondile “no”, non sei un autista. Dille piuttosto “balliamo”, pretendi uno scambio alla pari. Educa la donna alla condivisione, non alla pretesa o alla carità.
12) Non impartire MAI “lezioni” alla ballerina (anche e sopratutto se è principiante) durante il tango, magari con “comandi verbali” sussurrati all’orecchio. In questo modo la metti a disagio e non ti sarà certo grata per questo. Ogni intenzione di ballo devi saperla eprimere col corpo, se non sei capace di comunicare un certo movimento col corpo, ancor meno lo saprai con le parole. Per le lezioni ci sono i maestri e le situazioni didattiche. E’ anche una brutta immagine di te che dai da fuori. Durante il tango si tace e si balla, onguno come sa. Balla come sai, ma senza fare il maestro. I maestri veri non danno MAI lezioni in pista, in pista ballano.
13) Non sovrastimare la tua tecnica e il tuo ego. E non sottostimare la tua generosità e capacità di migliorare. Non contentarti mai di studiare poco, un annetto soltanto magari, il minimo che ti basta per stare in piedi. Continua a studiare e a migliorarti negli anni. Un ballerino generoso, piacevole, leggero, musicale, comunicante, condividente, mai snob, tecnicamente preparato e umanamente gentile è sempre il più desiderato.
Milonga 2 portoni
Torna la milonga di Mestre
Domenica 6 marzo vi aspettiamo alle 19:30 per lezione gratuita maestri fattiditango e dalle 20 alle 24 milonga con códigos milongueros.
8 euro con ricco buffet, succhi e acqua.
Walter Lucherini e il suo Bandoneon
Walter Lucherini diplomato in Jazz, inizia a studiare musica giovanissimo presso la scuola comunale Antonio Miari e presso l’Accademia Gioacchino Rossini di Belluno. Con la Fisorchestra G. Rossini partecipa a numerosi tour in Italia e all’estero. Avvicinatosi a musicisti veneziani decide di frequentare il Conservatorio Benedetto Marcello e proseguire lo studio del suo strumento preferito: la fisarmonica. Diverse sono le collaborazioni musicali. Ma la ricerca di sonorità nuove, emozionanti e più profonde lo porta presto ad avvicinarsi allo studio del bandoneon, strumento principe della musica del tango argentino; nel 2009 si reca a Buenos Aires per approfondire il linguaggio del tango sotto la guida di Jullian Hasse arrangiatore e compositore di rilievo.
Contributo allievi 8 euro, contributo altri 15 euro
Domenica 28 febbraio 2016 ore 21:00
Afa tango Fattiditango
