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Il tango ignorante.
Spesso mi chiedo se davvero tutta la gente che balla o dice di ballare tango argentino sappia cosa dice.
La mia sensazione dopo anni di tango è che per vari motivi coloro che ballano tango argentino sono davvero pochi rispetto a coloro che lo praticano.
Il tango è un ballo di connessione, un ballo intimo in cui il rapporto con la ballerina è unico e fondamentale. Non c’è platea, non ci sono osservatori, solo io e lei.
Ma di chi è la colpa se i ballerini sono ignoranti? A mio parere di insegnanti ignoranti o profittatori dell’ignoranza altrui.
Una massima afferma che per governare bisogna mantenere il popolo nell’ignoranza.
Noi di fattiditango, fin dalla prima lezione poniamo l’attenzione sull’ascolto dell’altro e della musica, non sulla figura o sul passo. A qualcuno smanioso di diventare il Pablo Veron del nuovo millennio, sembra un metodo lento, mentre nella scuola di fianco hanno già imparato 8 figure. Il tempo ci ha sempre dato ragione e la nostra partenza lenta ha sempre dato risultati migliori nel medio termine quando altri sono ancora li a cercare di fare questa o quella figura. (nel prossimo articolo parleremo delle figure e del loro uso)
Molti ballerini che ballano da molto tempo ancora non sanno ascoltare e spesso non pongono il loro corpo in una postura adatta all’ascolto.
Il corpo deve essere posto nella condizione di ASCOLTARE e rispondere da solo alle “domande” del ballerino.
Giuseppe Scarparo, Fattiditango!
Vedo con molto dispiacere una gran pochezza nella vita e anche nel tango.
Il ballo più bello del mondo, usato, sfruttato, divorato, rovinato…
Feste di tutti i tipi e generi che col tango nulla c’entrano, tango deriso, tango umiliato per beceri motivi economici.
Ballerini che non amano davvero il tango ma solo la sua parte esteriore, il doversi realizzare in qualche modo, il voler apparire a tutti i costi, un po’ come comprare il suv per girare in città.
Imparare figure a volte assurde pur di far vedere quanto siamo bravi ( o ridicoli?) con pose da tanguero caricaturali.
Il tango è ascolto, ascolto della musica e del partner per creare un momento unico ed irripetibile.
Tutto il resto è NOIA già vista
Giuseppe Scarparo Maestro Fattiditango
Il tango e l’auto, dimmi come guidi e ti dirò che tanguero sei
Da molto tempo equiparo la guida di un’auto al tango ballato.
I miei allievi lo sanno bene e credo che sia forse il modo migliore per capire il tango.
Una domanda interessante a cui rispondere è se sia più importante, per la guida di un’auto, la teoria o la pratica, cioè conoscere tutto ciò che concerne la guida, le precedenze, i segnali ecc oppure il semplice far muovere l’auto, freni, cambio volante ecc.
(Ho cambiato la foto perché l’altra aveva urtato la sensibilità di qualcuno e me ne scuso, era stata presa semplicemente per indicare un ingorgo)
Senza la teoria non saremmo mai in grado di girare in strada con sicurezza e lo faremmo in modo assolutamente anarchico mettendo a repentaglio la nostra e la altrui vita.
Guidare l’auto è invece un fatto personale, per cui se ad esempio non sai cambiare marcia e vai a ranocchio, l’unico ad infastidirsi può essere l’eventuale passeggero.
Ecco il tango è così; se non conosci la teoria (codigos, rispetto, storia) sei come un guidatore che non conosce i segnali stradali e quindi diventi un pericolo. Il ballo invece è soggettivo, se balli male e non lo sai o ti credi Pablo Veron è un problema tuo, a me basta che rispetti le regole e poi puoi essere ridicolo quanto vuoi.
Giuseppe Scarparo
Fattiditango