Il bello c’è ma non si vede
Mese: Maggio 2016
Fattiditango
Los Codigos Milongueros
a cosa servono, come si applicano per non sentirsi mai in imbarazzo !!
CODIGOS MILONGUEROS …
….i codici segreti della milonga…
Buenos Aires 20 Agosto 2011 -Intervista di Manica Paz (PractiMilonguero) a Elisabetta Cavallari
Lo stile Milonguero è innanzi tutto uno stile comportamentale.
Il Milonguero è colui che frequenta la Milonga applicandone i codici, lo stile di ballo è una diretta conseguenza.
Chi non li applica è un ballerino di tango che predilige vari tipi di abbracci, incluso quello chiuso ma non è un milonguero.
Questo affascinante e divertente gioco silenzioso di sguardi è di enorme utilità a uomini e donne, un comodissimo e rispettoso rituale milonguero che sfortunatamente in Italia non è ancora molto diffuso ma viene applicato nelle migliori milongas di Buenos Aires (intendendo per migliori “Cachirulo e El Beso” luoghi dove si incontra il livello di ballo migliore estilo salon o milonguero se preferite e guarda caso dove le regole sono molto rigide.
In Italia “los codigos milongueros” sono per la maggior parte un tabù perché non sono adeguatamente conosciuti e quindi spiegati…ma allora perché viene proposta la cortina?
Dato che la “cortina” è lo strumento su cui si fondano “los codigos milongueros” e “milongueros” ripeto, sono coloro che utilizzano i codici della milonga.
A chi pensa che los codigos milongueros siano troppo rigidi e per questo antisociali , rispondo che il calcio è un gioco sociale ma con regole ferree! Si potrebbero fare molti esempi del genere perchè per vivere in società civilmente abbiamo bisogno di regole.
A chi invece rifiuta le regole della milonga perchè italiano (peggio ancora se insegnante), e quindi di una cultura diversa e lontana da quella d’oltre oceano, invece faccio una domanda:
“perchè non balla il liscio che fa parte della nostra cultura e non frequenta le balere?” Oppure: perchè si ferma davanti ad un semaforo rosso…?
Chi è contro queste regole dovrebbe per coerenza, eliminare la “cortina” o chiamare “pratica” quella che invece chiama milonga o ballare un altro stile di tango o il nostro liscio nazionale …
Lo stile milonguero si chiama appunto così anche perchè nelle milongas vengono applicati questi codici, diversamente potremmo parlare di tango con abbraccio chiuso o meno.
Lo stile milonguero è soprattutto uno stile comportamentale utilizzato in milonga oltre che un modo di ballare adottato dai ballerini per attenersi anche a regole sulla pista che, proprio perchè gremita di gente, ha dato vita ad un modo particolare di ballare il tango quando si ha poco spazio a disposizione ma ci si vuole divertire ugualmente, anzi di più perchè la pista diventa una grande coppia nella quale ci si sente accolti e rispettati, i ballerini si ascoltano di più perchè bisogna fare più attenzione è una sensazione magica quasi onirica.
Si sa che l’abbondanza di spazio è diseducativa…la gente corre, diviene egoista quindi narcisista e irrispettosa….chi sa ballare in spazi angusti balla con “te” e può ballare ovunque. Non è vero il contrario..
Fortunatamente oggi in Italia le cose sono cambiate e si può scegliere che stile di tango ballare e che filosofia comportamentale adottare.
Tornando a noi…fatico un pò a mantenere il filo del discorso…ci sarebbero talmente tante considerazioni da fare..
Rimane comunque il fatto che quando si propone un qualcosa sia necessario dare una spiegazione.
Il requisito minimo è che si sia consapevoli del perché si propone qualcosa, a che pro, a cosa serve, che vantaggi ne derivano e come funziona….
Diversamente, sarebbe pura e vacua imitazione senza senso… perché senza vantaggio ne scopo.
Ma torniamo a noi, iniziamo dal’a-b-c… Cos’è una tanda? Cos’è una cortina?
RONDA : cerchi concentrici in senso antiorario che si formano ballando, vietati i passi indietro dell’uomo in senso orario, l’andatura a zig zag, l’attraversare in diagonale la pista, e piedi a terra per non ferire altre persone.
TANDA : sequenza di 4 tanghi dello stessa orchestra e della stessa epoca o 3/4 vals o 3 milonghe. La sequenza dei tre brani può essere di autori misti ed epoche diverse.
CORTINA: brano diverso dal tango che segnala la fine di una tanda invitando i ballerini a scendere dalla pista per raggiungere il loro tavolo e predisporsi alla mirada successiva , attendendo le prime note della tanda, affinchè siano tutti pronti a scegliere con chi ballare.
Vi eravate mai chiesti a cosa serve la cortina??
Se viene proposta, perché non utilizzarla al meglio e cioè per il suo vero ed unico scopo???
Mirada y cabeceo:
Vantaggi per l’uomo:
Non riceverà rifiuti
Non mendicherà una tanda..
Non correrà il rischio di attraversale la sala per vedersi soffiare la ballerina prescelta all’ultimo minuto…(lo sguardo è più veloce delle gambe..)
Se esperto e ambito, non verrà ossessionato dalle donne che gli chiederanno di ballare un tango….
Vantaggi per la donna:
Potrà finalmente scegliere con chi ballare
Non dovrà più fingere di essere stanca, di aver male ai piedi, di chiedere all’amica di parlarle fitto fitto (a volte nemmeno serve..) o correre al bagno, al bar o a fumare..(se fumatrice) o inventarsi altre pietose scuse del genere….
Non dovrà più dire l’antipatico:”no grazie”, non è gradevole umiliare … ma nemmeno soffrire..!!
Ma soprattutto non rimarrà in attesa passiva di qualcuno che deciderà al posto suo che tanda ballare ed in che momento….
Vantaggi per entrambi:
Ballare di più e con persone diverse anche sconosciute !
Non sentirsi mai soli anche se si è entrati da soli in milonga!
Il così tanto discusso e fantomatico cabeceo, non è altro che un semplice invito non verbale, messo in pratica con un cenno del capo, al fine di non essere troppo invadenti e costrittivi con un invito verbale al tavolo, nulla di più.
Affinché i ballerini possano vedersi e quindi invitarsi con lo sguardo, è indispensabile lasciare a tutti la visuale libera. A questo proposito è bene:
Scendere sempre dalla pista durante la cortina, e non si rimanere in piedi davanti a chi è seduto.
Come si comporta l’uomo che non desidera ballare?
Non guarda
Conversa
Come si comporta la donna che non desidera ballare?
Non guarda
Conversa
Non è seduta
Per facilitare questo tipo di invito è da tenere presente che il nostro posto è un importante punto di riferimento per chi desidera ballare con noi, così alle prime note della tanda ed anche successivamente sapremo dove indirizzare lo sguardo.
Le due uniche regole ferree sono:
L’uomo non si avvicina mai al tavolo per invitare (troppo invadente e coercitivo, manifesta uno scarso rispetto per la libertà di scelta della donna obbligandola per giunta a fare una scelta che a volte per non ferire, la fa soffrire)
La donna non invita mai un uomo (equivarrebbe a sminuire il suo ruolo.. La bellezza del tango è anche un certo ripristino dei ruoli…)
Nessuno dovrà mai dire all’altro : “Perchè non mi hai guardato ?” Perchè non mi guardi ?” Se non ci guardano è perchè NON vogliono ballare con noi è lapalissiano. Quindi una domanda del genere, oltre che inutile, costringe l’altro a dare giustificazioni che non deve a nessuno, a meno che non si tratti di una coppia di fatto (ma questi sono fatti loro). Un amico o amica non sono affatto obbligati a ballare con noi. Può darsi che ci si intenda a meraviglia conversando e non ballando. L’amicizia è una cosa, il tango un’altra. Lasciamo tutti liberi di scegliere senza costrizioni.
Se una coppia di ballerini rovescia un tavolo con bevande ballando, oltre che scusarsi (l’uomo) dovrebbe provvedere a riordinare e pagare quando maldestramente versato.
Tutto qui
Non si spaventino le coppie o le compagnie che desiderano sedere insieme !!!
In milonga c’è spazio per tutti !!! A disposizione tavoli dedicati a chi richiede questo tipo di sistemazione perché semplicemente la preferisce.
Ci sono anche spazi disponibili per chi è seduto e “schierato” con sole donne o uomini, se dopo una tanda, desiderate continuare la conversazione (il bar e tavoli in seconda fila sono a vostra disposizione).
Tenete presente però che chi cerca lo sguardo altrui, per non essere invadente, preferisce indirizzarlo a chi si offre visibilmente per approfittarne ed è quindi seduto/a vicino a persone dello stesso sesso.
E’ altrettanto importante non tenere in “ostaggio” l’interlocutore, gli impediremmo di ballare perché se parla con noi non può “guardare” la persona con cui desidererebbe ballare…!
La pista è uno spazio da “condividere” ci si appella quindi alle norme di buona educazione che sono quelle praticate quando passeggiamo per strada, niente di più…
Meglio non fare passi indietro, attraversare in diagonale, avanzare a zig zag.., sorpassare a destra. Metteremmo in difficoltà chi è dietro o davanti a noi. Se avete notato, anche sui marciapiedi delle città esiste un naturale senso di marcia. Cerchiamo di seguire la “ronda” ovvero il senso antiorario della pista e le donne cerchino di non colpire gli altri ballerini tenendo il più possibile i piedi a terra.
Come vedete sono semplici regole di buona educazione per rispettare gli altri tutelando noi stessi, nulla di così complicato…certo la maleducazione e la delinquenza non tengono conto delle regole ne dei codici…
Fonte:Rovigotango