Ovvero come non imparare mai a ballare davvero il tango argentino.
Diciamo la verità, quante figure abbiamo imparato a scuola, stage, festival?
Tantissime, ma quante poi usiamo per ballare in milonga? Forse 10 se sono tante.
Questo succede perché è radicata l’idea che se so fare tante figure so ballare bene altrimenti sono una schiappa. E su questo orde di maestrini tra cui molti argentini che hanno scambiato l’italia come la terra dell’oro possono campare o arricchirsi a spese di malcapitati allievi del tutto ignoranti di tango.
Il maestro che non sa insegnare il tango insegna figure assolutamente inutili quanto spesso irraggiungibili per il comune mortale. 1 figura a settimana, circa 40 figure all’anno, 200 figure in 5 anni = non è possibile ricordarle tutte e si torna a fare sempre le stesse.
Ma allora il tango è fare figure o no? Secondo noi di fattiditango ballare tango significa ballare la musica, ecco la grande e dura verità. La Musica, questa sconosciuta.
E le figure?…a cosa servono?…a chi servono?…
Il tango è il ballo del cambio di peso, cioè i movimenti nascono da giochi di peso e cambi di peso: Movimientos de torso.
A cosa servono? servono quanto i freni dell’auto o le marce, per fermarsi e ballare sul posto quando la ronda non permette di muoversi.
A chi servono queste 200 e passa figure? ..a chi le insegna secondo me, per evitare che gli allievi imparino a ballare davvero.
Il tango per fortuna è molto di più e anche molto di meno.
Come dico ai miei allievi:” ricordate che quello che vi distinguerà sempre en la milonga è il rispetto per il tango, per la ronda, per gli altri, perché di più bravi ce ne saranno sempre”.
Buon tango a tutti, anzi BUON FATTIDITANGO