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Il tango e l’autobus

Ne ho viste di pose strane in questi anni di tango. Ricordo la mano sinistra del ballerino in posizione da mendicante, per non parlare dei masturbatori che tengono il tempo scuotendo la mano della ballerina. Modi di fare forse copiati da qualcuno o semplicemente posizioni per sentirsi più fighi.

Una assurda ricerca di distinzione, quando poi sappiamo che il tango più bello è quello musicale ed elegante.

Però mentre alcuni sono solo dei modi per distinguersi, soprattutto di coloro che non sanno ben ballare, ma non sono pericolosi per gli altri, ci sono posture veramente pericolose e mi domando se non sia forse un segno di riconoscimento più che un vero e proprio stile.

Mi riferisco al braccio sinistro dell’uomo tenuto troppo sollevato ad angolo retto ad altezza testa della maggior parte delle ballerine.

Ma quando vai in autobus dove tieni le braccia? Lungo il corpo e non col gomito in fuori. È ovvio che lo si fa per non far male agli altri passeggeri.

È un segno di riconoscimento?

Da sempre si sa che il gomito dovrebbe guardare il pavimento, lo sanno tutti, beh quasi tutti.

Nel tango come in autobus insomma.